Da sempre il nuoto è considerato lo sport sano per eccellenza, ottimo per risolvere tutti i problemi di salute, ed in particolare quelli a carico della colonna vertebrale, come la scoliosi.
Recenti studi hanno però dimostrato che il nuoto non cura la scoliosi, anzi in alcuni casi può rivelarsi controindicato.
➡️Infatti, i dati di questi studi mostrano che il nuoto non deve essere consigliato come terapia per la scoliosi. Se praticato in eccesso può incidere negativamente sulla postura e creare mal di schiena.
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♦️In particolare, lo stile libero e il dorso sono i più dannosi perché favoriscono un aumento delle rotazioni vertebrali (già presenti in un paziente scoliotico). Il torace, di conseguenza, si deforma seguendo la rotazione vertebrale e producendo il famoso “gibbo” dalla parte convessa della curva. A questo si aggiunge il lavoro di spinta delle gambe che comporta un accorciamento continuo della catena muscolare posteriore ed un conseguente aumento della lordosi lombare, che può favorire l’insorgenza di una scoliosi o incrementarne una già presente.
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‼️Non voglio dire che il nuoto vada bandito, anzi, ha sicuramente una serie di qualità: è uno sport che richiede l’utilizzo di numerosi muscoli, è un perfetto esempio di attività aerobica ed è uno sport simmetrico.
Bisogna solo prestare attenzione quando viene consigliato a fini terapeutici. Come qualsiasi terapia, infatti, occorre considerarne i vantaggi ma anche le possibili controindicazioni.
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📚 Aydın, C.G., Öner, A., Hekim, H.H., Arslan, A.S., Öztaş, D. and Akman, Y.E., 2020. The Prevalence of Scoliosis in Adolescent Swimmers and the Effect of Swimming on Adolescent Idiopathic Scoliosis. Spor Hekimliği Dergisi, 55(3), pp.200-206.
📚Zaina, F., Donzelli, S., Lusini, M., Minnella, S. and Negrini, S., 2015. Swimming and spinal deformities: a cross-sectional study. The Journal of pediatrics, 166(1), pp.163-167.
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